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non visitò questi luoghi, ma ne parla «per quello che seppe dalla bocca
di uomini degni di fede» secondo le stesse sue parole. Dopo aver fatto
sosta alle isole di Sodur e Codur, che sono, a quanto sembra, le isole
di Pulo Condor nel mare della China, ove vide oro in abbondanza, Marco
Polo giunse all'isola di Petam, che si crede sia l'isola di Buitang,
posta vicino all'entrata orientale dello stretto di Malacca, e presso
l'isola di Sumatra, ch'egli chiama la Piccola-Giava.
«Quest'isola, egli dice, è tanto verso mezzodì che la tramontana
(*l'Orsa*) non si vede nè poco nè assai. Sappiate che in su quest'isola
hae otto re coronati, e sono tutti idolatri, e ciascuno di questi reami
ha lingua per sè. Quì ha grande abbondanza di tesoro e di tutte care
ispezierie.» Sumatra è infatti una delle più fertili isole del gruppo,
ove l'aloè vi cresce meravigliosamente: vi si trovano elefanti selvatici
e rinoceronti, che Marco Polo chiama *unicorni*, e scimmie che vanno a
frotte numerose. La flotta fu trattenuta cinque mesi presso quella
costa, in causa del cattivo tempo, ed il viaggiatore ne approfittò per
visitare le principali provincie dell'isola, come Ferbet (Tandjong
Perlak), i cui abitanti delle montagne sono feroci ed antropofaghi;
Basma, che secondo alcuni sarebbe Pasem o Pasé dei moderni: secondo
altri, Pasaumak, nell'interno del Palembang; Samarcha, che secondo
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